Fu fondata dagli antichi Sicani e poi abitata da popolazioni diverse: gli Arabi la chiamarono Batraliah (Batra, pietra e liah, alta) e i Normanni la trasformarono in Petra Heliae, “pietra di Elia”.
Affacciati dai suoi belvedere si ammira uno strepitoso panorama che arriva fino al profilo incombente dell’Etna. Un borgo minuscolo, ma ricco di tesori di arte sacra custoditi dentro le numerose chiese medievali e barocche. I suoi artigiani hanno lavorato il ferro, il legno e la pietra realizzando decorazioni eleganti e raffinate per portali, balconi e facciate, autentici pezzi di bellezza.
E poi ancora, sentieri che salgono sino ai boschi, il paesaggio innevato d’inverno e fiorito a primavera, l’oro dei campi di grano estivi e lo spettacolo del cambio del foliage autunnale degli alberi. Tutto questo è Petralia Soprana, non soltanto una storia da raccontare ma una vera esperienza emozionante, un luogo dove rigenerarsi, ritrovare il sapore autentico di una Sicilia primordiale.