Castellana Sicula
765 mt. slm

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La città dell'amaretto
Castellana Sicula è un paese poggiato sul versante meridionale delle Madonie, fondato nel XVII secolo. Si dice che il nome Castellana sia stato attribuito dal feudatario, il duca di Ferrandina, in onore a sua moglie Gemma, nobile spagnola della famiglia dei Castellana.
Dagli anni Novanta, la cittadina è famosa per i suoi murales che hanno impreziosito le strade e i vicoli, ad opera di artisti che hanno interpretato il passato e il presente, le Madonie e la Sicilia.
L’amaretto è il dolce simbolo di Castellana, preparato sin dagli anni cinquanta dalle donne in ogni famiglia, è un pasticcino che rappresenta la comunità.
Sebbene il centro sia di origine Settecentesca, nei dintorni sorgono reperti archeologici che testimoniano come la zona fosse popolata già in tempi remotissimi: i resti di una Villa romana dei primi secoli dopo Cristo, con terme e pigiatoi per l’uva scavati nella roccia; ma soprattutto gli ipogei d’epoca paleocristiana che sorgono accanto alla villa e, più in alto, a Contrada Calcarelli.
Castellana è una delle porte d’accesso meridionali del Parco delle Madonie. Dagli ipogei di contrada Calcarelli, proseguendo per una strada di montagna che attraversa le località di Catalani e Nociazzi, si arriva fino a 1200 mt. slm al Piano mulino, dove è visibile un’antico mulino restaurato.

ATTRAZIONI ARTISTICO-MONUMENTALI

— Chiesa di San Francesco di Paola (XVIII sec.)
— Chiesa della Madonna della Catena (XIX sec.)
— Museo della civiltà contadina
— Zona Archeologica di Contrada Muratore e Museo Civico

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